Cosa sono I Dadi Inventastorie?

Oggi parliamo dell’importanza dei “dadi inventastorie” per promuovere le capacità espressive e per stimolare l’immaginazione e le emozioni nei bambini.

I dadi inventastorie  possono essere considerati una metodologia utilissima, impiegabile non solo in un contesto terapeutico, ma anche educativo e scolastico, che permette, attraverso il gioco e la condivisione, di promuovere molteplici funzioni metacognitive. 

Di cosa si tratta?

Si tratta di dadi dove su ogni faccia è raffigurato un personaggio, una situazione, un’emozione. Lo scopo del gioco è inventare una storia con le immagini raffigurante sulle facce dei dadi.

Si possono proporre giochi individuali, a coppie o in gruppo.

In commercio esistono diversi dadi (cito a titolo di esempio i Rory Story Cubes), oppure si possono costruire e personalizzare a piacimento.

 In base all’immagine che compare sui propri dadi ciascun giocatore dovrà raccontare una storia che dovrà collegarsi a quella del giocatore precedente. Si stabilisce un tempo massimo sia per finire il turno,  sia per finire la storia; oppure i dadi vengono lanciati tutti insieme e a turno ogni giocatore deve scegliere un dado e raccontare una sequenza della storia collegandosi a quella degli altri partecipanti.

Su cosa lavoriamo con i dadi inventasotrie?

Sulla sequenzialità narrativa, ovvero sulla capacità di dare un ordine temporale e sequenziale agli eventi (inizio-sviluppo della storia-conclusione) oltre che dare un senso logico agli eventi prima-dopo e causa-effetto;

Sull’immaginazione, stimolando il bambino a produrre idee creative a partire da un’immagine concreta;

Abilità metalinguistiche e meta testuali come sviluppare la flessibilità cognitiva attraverso una costante sollecitazione ad un progressivo sviluppo del linguaggio in generale;

La comprensione di messaggi verbali al fine di eseguire istruzioni, l’interazione con gli altri e abilità sociali come il rispetto del proprio turno;

Sulle emozioni e sulla capacità di verbalizzarle, di assegnare le emozioni corrispondenti ai personaggi della storia.

E voi li utilizzate nel vostro lavoro?

A presto

Beatrice

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